Pere al vino.
Se vi sembra troppo offrirle o mangiarle a colazione, sappiate che:
1) il vino in cottura evapora e quindi non sono per nulla alcooliche;
2) possono essere gli ingredienti base per torte: perfette per la prima colazione.

Per me sono una memoria dell’infanzia, quando a casa dei miei nonni materni i pranzi di festa – autunnali e invernali – si concludevano sempre con le pere al vino: molto caramellate, molto speziate.
All’epoca non mi piacevano, ho iniziato ad amarle solo qualche anno fa e, con una ricetta tutta mia aggiustata inverno dopo inverno, adesso le preparo spesso e in buon numero, perché mi piace usarle anche come ingredienti base per altre ricette.

Di seguito trovate la ricetta base e poi un po’ di idee su come utilizzarle in torte & co.
Come preparare le pere al vino
Prendete delle pere madernasse (piccole) o Martin sec, mettetele in un tegame alto di coccio o di ghisa e versate del vino rosso amabile (barbera/bonarda/dolcetto) che arrivi a metà delle pere, un bicchierino di Elixir di China o amaro alle erbe, 2 cucchiai di zucchero (per 4 o 5 pere), 2 o 3 chiodi di garofano, una stecca di cannella e due anici stellate. Fate cuocere prima a fuoco alto affinché evapori tutto l’alcool e poi a fiamma bassissima o in forno coperto (130/140°) per 50 minuti/1 h. Devpno rimanere morbide, ma sode.
Ottime anche a colazione, tiepide, con dello yogurt greco, cereali o la nostra winter granola.

Torte con le pere al vino
La prima è usarle come farcitura una pie con pasta matta integrale o una frolla rustica poco dolce (che potete preparate mischiando 200 g di farina 1 o integrale con 100 g di burro o 80 g di olio, 80 g di zucchero a cui aggiungere 1 uovo, aroma di vaniglia o limone grattugiato e impastare velocemente fino ad avere una palla liscia, soda e compatta) stesa abbastanza sottile (3/4 mm)

oppure come decorazione di una torta margherita o allo yogurt sostituendo una parte o tutto lo zucchero (un vasetto) con un vasetto (o mezzo) di sciroppo di cottura con vino e zucchero.
