Quest’anno c’era bisogno di una seconda puntata di Panettone a colazione.
Parliamo del panettone (ma anche pandoro) artigianale, di pasticceria o panetteria: profumato, morbido, buono.
Un panettone, quello artigianale, che negli anni ha visto i suoi numeri crescere e la cui produzione nel 2020 si è assestata a 4,9 milioni di prodotti venduti con un valore pari a 109 milioni di euro; è quanto emerge dalla ricerca “Il panettone in Italia: shopper understanding e opportunità di mercato, tra artigianale e industriale” realizzata da CSM Bakery Solutions in collaborazione con Nielsen.
E noi di Madama Colassion, che da sempre siamo appassionati del panettone artigianale, non possiamo che esserne felici.
Qualche altra proposta golosa rimanendo in città o nelle sue immediate vicinanze.
Tanto cioccolato nel panettone di Chocolat
Simone Salerno, nel suo laboratorio di Gassino Torinese vocato al più prezioso Cibo degli Dei, prepara – dopo 48 ore di lievitazione naturale – un panettone (alto) tipo Milano (36€/kg): naturalmente con tanto cioccolato ( Barry fondente 66%) e farina Petra Molino Quaglia.
Buono così, perfetto con un coulis agli agrumi o al mango o una crema inglese all’arancia.
Dalla colazione al pranzo con Boella e Savuré
Il panettone tradizionale lo mette Boella, prodotto in una vera e propria Fabbrica di Cioccolato in zona Vanchiglietta a Torino da cui escono anche i celebri Sorrisi di Torino e tante altre praline e cioccolati, gli agnolotti di Natale ripieni al cappone li prepara Savurè. La più classica delle tradizioni culinarie piemontesi, pasta ripiena e panettone tradizionale, offerta a un prezzo che possa essere il più possibile accessibile.
È “IL MENÙ DEL BUON NATALE”: una confezione con 1kg di agnolotti Savurè e un panettone tradizionale Boella&Sorrisi da 1kg venduta ad un prezzo solidale di 22€.
Tutta la tradizione (bassa) piemontese con Rudy Marangon
Rudy è l’anima e il deus ex-machina di quel magnifico regno vocato alla panificazione e pasticceria a Pianezza: AgriBiscotto Bakery.
48 ore di lievitazione naturale da lievito madre, farina di grano tenero di Molino Bongiovanni, uvetta australiana 6 corone, cubetti di scorzone d’arancia candita Navel e glassa di nocciole Piemonte IGP (30€/kg).
Una pallina di gelato alla crema o fior di latte per un fine pasto goloso, yogurt greco o un bel tazzone di caffelatte in cui inzupparlo nella colazione di Natale.
Da Marchetti è anche Pandò(ro) a colazione
Siamo sinceri: preferiamo il panettone al pandoro.
Ma forse dovremmo assaggiare il Pandò di Marchetti per cambiare idea. Dopo Cremà e Zabà, del cui abbinamento paradisiaco con gelato e panettoni vi abbiamo lungamente parlato nel precedente post, Alberto Marchetti ha creato Pandò: un giandujotto al gusto di pandoro. Senza conservanti, senza mono e digliceridi e solo ingredienti di filiera italiana: burro Inalpi, Italia Zuccheri e Uova Fantolino (le stesse di Zabà) e tanta curiosità di assaggiarlo.
In vendita in edizione limitata al prezzo di € 18 nelle gelaterie Alberto Marchetti e on line