Vanchiglia e Crocetta. Due quartieri torinesi per due differenti brunch

Vanchiglia e Crocetta. Due quartieri torinesi per due differenti brunch

Due brunch differenti, due quartieri torinesi a confronto.
Da una parte Vanchiglia: il quartiere della seconda movida torinese (dopo San Salvario) ma anche ricco di gallerie d’arte, studi grafici, centri culturali, dall’altra il quartiere bon-chic bon-genre della Crocetta, al confine con il centro cittadino.

BRUNCH_QUI_SLURP_1Da Qui in Vanchiglia ci è piaciuta soprattutto la location: un piccolo spazio dallo stile vintage e retrò che con la sua carta da parati anni ’70 ci fa respirare un atmosfera d’altrove tra Williamsburg e Berlino; un menù tuttavia un po’ monotematico, per lo più toast e croque monsieur (in ogni caso ottimi) in menù che comprendono anche il centrifugato del giorno (o altra bevanda), un dolce e una bevanda calda di caffetteria.
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Un prezzo che varia dal menù più semplice con toast o croque monsieur a 10€ al più impegnativa La Bestia (16€) dove insieme al salmone affumicato, la crème fraiche e l’uovo in camicia, non può mancare uno degli ingredienti più (ab)usati da Qui in Vanchiglia: l’avocado.
BRUNCH_QUI_SLURP_4Dolci semplici ma confortevoli come del resto centrifugati e i caffè: sia espresso che l’americano ben eseguiti.
BRUNCH_QUI_SLURP_3Spostandoci da SLURP in Crocetta cambia subito lo sfondo, a metà tra galleria d’arte e locale underground.
Si mangia circondati da pareti di cemento grezzo e specchi e apparecchi luminosi quasi opere d’arte e adesso, che il clima dovrebbe permetterlo, anche un dehors, su un prato di erba sintetica, con molto colore e molti materiali diversi.

BRUNCH_QUI_SLURP_6Il quartiere è più residenziale e borghese ed quindi è facile trovare famiglie che si trovano qui per il brunch – del sabato e soprattutto della domenica – per lo più di tradizione anglosassone: pancakes, uova strapazzate, bacon, club sandwich o al salmone.
I piatti possono essere ordinati come singoli oppure nel completo Lumberjack – King of Brunch (18,50) che comprende un coté salato (quiche, salsiccia con bacon, uova strapazzate e mini croissant al salmone) e uno dolce, con cinque degustazioni dal banco dei dolci, tra cui sempre pancakes, muffin e yogurt con granola.

BRUNCH_QUI_SLURP_5IlColazionista che non si fa mancare nulla ha provato proprio il Re (del Brunch) e a conti fatti l’ha convinto più il coté dolce da quello salato; in particolare abbiamo apprezzato la frolla con lemoncurd e la cheesecake in versione monoporzione tipo panna cotta (quindi senza base di biscotti) ai frutti di bosco.
Bevande (calde e fredde) a parte e quindi con un prezzo totale che tende a superare i 20 euro.
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