Dopo una veloce preview l’anno scorso, ritorna in modo stabile e periodico la rubrica “la colazione dei papà”, dove Monsu Barachin ispirandosi allo storico e fascinosamente vintage Manuale di Nonna Papera cucina per (e con) la sua Celeste torte e biscotti per la colazione.
Ogni volta Monsu Barachin, senza snaturare la ricetta, vi darà qualche consiglio per migliorarne l’aspetto rendendolo forse un po’ più baby friendly e sostituendo eventualmente qualche ingrediente, che nel frattempo (dalla sua pubblicazione quarant’anni fa) è diventato desueto o introvabile: vedi il curaçao del salame vichingo (sotto) 😉
Partiamo da un classico: il Salame Vichingo, ovvero il salame di cioccolato che piace indistintamente a grandi e piccoli.
Particolarmente adatto da fare con i più piccoli che si divertiranno a spezzare i biscotti, sporcarsi con l’impasto cioccolatoso e, non dovendo usare il forno, eviteranno di bruciarsi.
Che cosa occorre:
due tuorli; due cucchiai di zucchero; gr 150 burro; due cucchiai di cacao amaro; un bicchierino di curacao amaretto di Saronno; gr 200 biscotti secchi; 170 g di biscotti secchi e 30 di nocciole; zucchero a velo per rifinire
Come si procede:
sbattete insieme i tuorli e lo zucchero finché la crema si gonfia. Fate sciogliere il burro a bagnomaria, e unitelo ai tuorli con lo zucchero, il cacao e il curacao, mescolando alla perfezione. Mettete i biscotti in un sacchetto di plastico e rompeteli (con le mani o con un mattarello di legno) a pezzetti piccoli, che unirete alla crema. Mescolata finale. Versate il tutto in una carta oleata (tipo forno), dando al dolce la forma di un salame, e chiudete le estremità con uno spago. Mettete il “salame” in frigorifero e toglietelo solo quando si sarà indurito: allora togliete la carta e… affettate!
Monsu Barachin consiglia prima di tagliarlo, di ‘impanarlo’ nello zucchero a velo e di legarlo con dello spago da cucina per renderlo ancora più simile ad un salame vero!
Sapete perché salame vichingo?
Perché le navi con cui gli irrequieti ‘Guerrieri del nord’ solcavano i mari, oltre a avere una sola vela di colore rosso, avevano degli scudi gialli e neri alternati che brillavano sulle fiancate esterne dello scafo.
Sono proprio questi scudi di due colori ad aver ispirato a Nonna Amelia questo salame.
Preview illustration: courtsey Snezhana Soosh