Dite quello che volete, ma io non riesco ad appassionarmi alla festa di Halloween; vada per la zucca (che mangerei da colazione a cena), ma i mostriciattoli e le streghe che imperversano non riescono proprio a starmi simpatici.
E quindi, da sempre amante della tradizione ancora più di quella culinaria, ho cercato in rete i dolci tipici di questo periodo, che è poi quello dei Santi e dei Morti.
A casa mia e dei miei nonni in questo periodo si mangiavano per lo più castagne, caldarroste o bollite, mentre in giro per l’Italia ho scoperto una tradizione bella ricca di pani e dolci dei morti: preparati per lo più rustici e casalinghi a partire da ingredienti di stagione, essenzialmente frutta secca (mandorle, pinoli, …) e disidratata (uva passa, fichi, …) che accompagnano i nostri dolci fino a Natale.
Ho deciso di realizzare due dolci che mi sembra sintetizzino un po’ il panorama delle preparazioni dei morti e che uniscono virtualmente Nord e Centro Italia, ovvero il Pan dei Morti, ‘biscottoni’ tipici di Milano e della Lombardia, e le Fave (o Ossa) di Morti, biscotti secchi comuni in Lazio, Umbria e Toscana.
Fave (o Ossa) dei Morti
ingredienti
farina 00 100 g
zucchero semolato 100 g
mandorle dolci spellate 200 g
burro (sciolto) 20 g
scorza grattata di 1/2 limone
grappa o acquavite 1/2 bicchierino
uovo 1
preparazione
Tritare finemente le mandorle con lo zucchero e unirvi il burro sciolto, la farina e la buccia del limone grattata; infine amalgamare l’uovo sbattuto e la grappa, fino ad ottenere un impasto sodo quindi dividere in 15 pezzettini della grandezza di una pallina.
Mettere in forno a 160° per circa 15 minuti senza colorirsi troppo.
Variante: Per le Ossa dei Morti stessi ingredienti e stessa preparazione a parte il limone che viene sostituita da polvere di chiodi di garofano.
Pan dei Morti
ingredienti
farina 00 170 g
uvetta 65 g
biscotti secchi 300 g
mandorle tostate 10
vino bianco dolce 2 cucchiai
fichi/albicocche secche 65 g
albumi 2
zucchero semolato 135 g
bicarbonato di sodio 1/2 cucchiaio
cannella in polvere 1/2 cucchiaino
(opzionale) cacao 50 g
(opzionale) noce moscata 1/2 cucchiaino
zucchero a velo
preparazione
Mettere l’uvetta a mollo, lasciarla ammorbidire quindi scolarla e strizzarla per bene. Sbriciolare i biscotti, tritare le mandorle e tagliare a pezzettini i fichi e mescolare tutti questi ingredienti con la farina, il bicarbonato e la cannella (ed eventualmente cacao e noce moscata).
Unire al composto in polvere, gli albumi e il vino bianco, mescolare per bene e lasciar riposare coperto a t° ambiente per 30 minuti.
Prendere l’impasto, stenderlo a salame e tagliare delle fettine spesse 1 cm; appiattire leggermente con le mani infarinate e dargli una forma leggermente ovale. Sistemare i ‘pani’ su una teglia da forno imburrata o con carta da forno Infornare e cuocere a 180° per 20/25 minuti. Una volta freddi, spolverarli con lo zucchero a velo. Ancora più buoni dopo due giorni di riposo.
P.S.1: Mia nonna si raccomandava di non uscire mai la vigilia dei Morti (la sera dei Santi) perchè le Masche erano in libera uscita e sarebbe stato pericolosissimo incontrarle; sapendo che adesso posso iniziare con dolcezza la Festa dei Morti, da quest’anno ho dormito molto più tranquillo 😉
P.S.2: Il verde nello styling delle foto non è stato scelto a casa; da sempre nell’arte è il colore associato alla morte (degli eroi) e da quando lavoro nella Stanza Verde del Castello del Valentino, l’ho imparato molto bene.