Hai detto Panterrone?

Hai detto Panterrone?

Panterrone: il panettone che arriva dal Sud! Posso garantire che è uno dei panettoni più sorprendenti, soffici, dal gusto imprevedibile che io abbia mai mangiato.

Immaginatevi una calda mattinata pugliese, un itinerario studiato a colazione, su Google Map, che ci portasse dal paesino del Gargano dove stavamo noi a un altro piccolo centro: San Marco in Lamis. Direzione “Forno Sammarco“, un luogo conosciuto su Instagram tempo addietro e che non vedevamo l’ora di raggiungere.

“Dal 1961 avanguardisti per tradizione”, così si descrivono loro. E proprio dal 1961 zia Maria, zia Tanella e mamma Lina sono le regine del pane del Gargano e sfornano pane, biscotti, dolci lievitati, lavorando tutto a mano. Il nipote Antonio qualche anno fa ha cominciato a lavorare con loro, ha sperimentato farine e fermentazioni e oggi il Forno Sammarco unisce splendidamente tradizione e avanguardia, reinventando prodotti locali senza snaturarne l’autenticità.

Alla fine siamo arrivati a San Marco in Lamis e abbiamo pazientemente atteso in coda il nostro turno per entrare: scendendo qualche gradino ci si trova davanti al bancone e ai cesti disposti ordinatamente ricchi di pani, di pandolci, di biscotti. La nostra spesa è stata questa: pane ai grani antichi, canestrello pugliese (un panbrioche dalla forma tonda intrecciata che ricorda, appunto, un canestro) e poi lui, il Panterrone. Mi aveva davvero incuriosito questo panettone ai sapori del Sud, anzi, morivo dalla curiosità di scoprirne il sapore. Il Panterrore è un “panettone di terra”. Perché ogni ingrediente utilizzato viene da questa terra ricca che fornisce grano, frutti squisiti, olio extravergine di oliva.

Il nostro Panterrone è con olive celline di Nardò, cioccolato fondente al 60%, burro di vacca podolica. Come dicevo poco sopra, un sapore sorprendente perché le olive hanno una loro dolcezza particolare, si possono anche candire e con il cioccolato fondente sono una meraviglia.

Tra gli altri Panterroni: agli agrumi del Gargano (limone, arancia, bergamotto), al fico bianco con farina di grano arso, farina di tipo 1, di segale e semi di miglio, di lino, di girasole e di sesamo; all’uva di zibibbo farina di grano arso, farina di tipo 1, di segale e semi di miglio, di lino, di girasole e di sesamo.

La buona notizia? Esiste uno shop online per chi sente la mancanza di questo Panterrone dopo averlo finito (tipo io) dove si possono acquistare e ricevere molti dei prodotti del forno Sammarco.

Sarebbe bello andare direttamente a comprarseli a San Marco in Lamis, ma visto che purtroppo non sempre è possibile, il Panterrone arriva direttamente per posta.

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