Sarà il caffè intenso e cremoso, sarà la golosità delle brioches che accompagnano il cappuccino, ma noi de il Colazionista adoriamo le colazioni del Sud ed sono uno dei motivi per cui ogni tanto dobbiamo ‘scendere’.

Per fortuna però anche al nord ormai sono sempre di più i locali che ci illudono di essere temporaneamente al sud: con un caffè forte e ben estratto, con una brioche morbida e ben farcita di crema o confettura, con un cannolino riempito al momento.

Stiamo pensando a Gelsomina a Milano, a Dopocafè a Torino: gli ultimi due locali provati (e apprezzati).

Gelsomina ha una fama incredibile sui social che la precede: dai social avevamo appreso infatti che il caffè qui è servito in tazzine di ceramica a fiori della nonna o in porcellana bianca, che il pavimento è in maiolicato blu e bianco e che si può consumare la colazione su tavolini in ferro smaltato o in un lungo tavolo (comune) in legno.

Quello che abbiamo appreso sul posto è la varietà dei cornetti: da quello con crema al pistacchio, che va per la maggiore, a quella meringato, dal maritozzo ripieno di panna al cannolo riempito al momento di crema alla ricotta o al pistacchio.Varietà e bontà, perché tutto davvero delizioso.
Non a caso neppure la location: a qualche passo dalla Stazione Centrale per colazioni perfette prima del treno.

Ancora più suggestiva la location di DOPO Caffè a Torino: in una via Monferrato neo-pedonalizzata tra il fiume Po e la Gran Madre.

Se Gelsomina era ampia, Dopocafè è raccolto, intimo: all’interno addirittura solo il bancone – in vetro che fa anche da vetrina per la pasticceria –  e una mensola in marmo a lato e qualche tavolo nel dehors fuori.
Poco altro oltre il caffè (Kenon), che però merita il viaggio: cremoso, intenso, servito in tazzine spesse e bollenti, che solo chi è stato a Napoli capisce a cosa mi riferisco.

In accompagnamento fette di Torta Caprese, mini sfogliatelle ricce (1,50€), frolle (2), mini babà (1, 50), zeppoline di San Giuseppe.
Qualche tramezzino, anche con pane alla curcuma, o e alle pareti un blu a metà tra il cobalto e l’ottanio che è riuscito a colorare e rallegrare anche un grigissimo martedì piovoso.