Quali sono i migliori brunch di Torino?
E’ una delle domande che ci fanno più spesso, dopo ovviamente gli interrogativi sulle migliori colazioni sabaude.
Una domanda a cui ultimamente facciamo un po’ fatica a rispondere, perché il brunch per noi è una cosa seria e non sempre in città troviamo qualcosa che ci soddisfi appieno. Lasciamo da parte infatti il nostro amatissimo Brunch della Factory di Claudia Fraschini che però è solo una volta al mese e il compianto Miss Cake, per molto tempo il nostro preferito, e che ha chiuso ormai oltre un anno fa.

Sarà che puntiamo in alto e i termini di paragone sono ottimi locali in giro per il mondo tra New York, Londra e Berlino ma il brunch della tradizione americana e anglosassone, quel pasto tipico del fine settimana a metà tra colazione e pranzo, a Torino ultimamente zoppica un po’.
Di seguito gli ultimi tre brunch provati in città: le nostre impressioni e qualche suggerimento per i gestori.

Spazio 7
Il brunch si tiene presso la caffetteria della fondazione Sandretto Re Rebaudengo e, in collaborazione con le Strade di Torino, in occasione di evnti specifici ha preso una connotazione geografica monferrina.
Il vino, ma anche salumi e formaggi, provengono da quel territorio, in abbinamento a tanti altri piatti del buffet (libero) a cui si aggiunge un piatto cucinato (soprattutto uova strapazzate: nature, con salmone o con gli spinaci) e un (piccolo) buffet di dolci e frutta, oltre naturalmente a acqua, caffè e succhi di frutta.

Due turni e un costo di 35 euro comprensivo del biglietto di ingresso alle mostre allestite presso la Fondazione. Spazio 7 ci segnala che alla riapertura a gennaio 2020, il costo del brunch sarà di nuovo 25 euro a persona e non prevederà l’ingresso alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
Consigli: qualche piatto in più nel buffet, evitando paste al forno e altri piatti più da pranzo della domenica che da brunch. Più tipologie di torte nel buffet dolce e possibilità, se non illimitata, almeno di secondo refill per il vino.

Rivendita2
Siamo nel cuore di Porta Palazzo e Rivendita 2 è uno dei locali la cui apertura si inserisce nella renaissance ristorativa di Porta Palazzo degli ultimi tempi. Il Brunch di PortaPila è alla carta e, per 18 euro, è possibile scegliere tre salati e due dolci più le bevande sempre comprese, ovvero caffè French press, spremuta d’arancia e acqua.

Diversamente per la stessa cifra è possibile avere un piatto degustazione di soli piatti salati – uova alle due maniere (strapazzate e all’occhio di bue), salsiccia e bacon, croque monsieur, quiche… – o dolci – cheesecake, pancake, muffin, crostata, french toast e brownies. E’ quello che abbiamo fatto noi, accompagnando i piatti ad un caffè Kenya incredibilmente aromatico, dolce e per nulla acido.
Pan brioche morbido e perfettamente lievitato, dolci genuini e freschi in porzioni generose.

Consigli: divisione più netta tra piatti dolci e salati: il pan brioche con burro e marmellata, ganache al cioccolato o con chutney di mele e zenzero non starebbe meglio nella parte dolce? Porzione più abbondanti per i piatti salati, aumentandone eventualmente il prezzo.

Torpedo
Torpedo è il ristorante all’interno dell’Hotel NH Lingotto e il brunch della domenica è quanto più simile alla colazione d’hotel ci sia.
Un buffet molto ampio di piatti salati (insalate, formaggi, salumi, pasta, carne e pesce) e torte pronte oltre naturalmente a vini, succhi di frutta e acqua.

Il brunch, chiamato non a caso Mangia+baby, è soprattutto per le famiglie. Mentre i genitori approfittano del buffet in assoluta libertà, i bambini si intrattengono, in una sala a parte, con l’animazione de I mattacchioni.
Gli adulti pagano 29 euro, i bambini fino a 10 anni 7.

Consigli: anche un po’ meno scelta a favore di qualche piatto espresso (una pasta? Un risotto?), e piatti più homemade, soprattutto per i dolci, che rischiano di risentirne in genuinità.

E voi, avete qualche ottimo brunch sabaudo da consigliarci?
Nel 2020 vogliamo solo ottimi brunch per celebrare i nostri weekend torinesi.