Torino, il cioccolato e le uova (di Pasqua). Novità e conferme

Torino, il cioccolato e le uova (di Pasqua). Novità e conferme

Pasqua è (anche) il cioccolato.
Quelle delle uova grandi da riempire con la sorpresa, attesissima dai bambini, ma anche degli ovetti piccolini in carta argentata: buonissimi e, non fosse per la noia nello scartarli, da mangiare a manciate.

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Pasqua è l’occasione quindi anche per parlare di cioccolato a Torino: qualche novità e qualche conferma, all’indomani di una delle manifestazioni cittadine a più alto tasso zuccherino dell’anno, ovvero Dolci Portici.

Partiamo da Davide Appendino che ha aperto nel 2018 in una via Maria Vittoria, che da via degli antiquari sta sempre più diventando la via dei cioccolatieri, la sua bottega con tutti suoi gianduiotti, praline e tavolette prodotte nello storico laboratorio (1946) di Borgo Vittoria.

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Dal 2015, ovvero da ExpoMilano, a cui Davide Appendino partecipa come unico artigiano torinese nel cluster cacao&cioccolato per tutta la durata dell’evento, Davide inizia la sua produzione con il metodo “bean to bar, dalla fava alla tavoletta, scegliendo la materia prima, selezionando anno dopo anno le migliori origini e poi, nel suo laboratorio, a lavorare a pietra le fave di cacao, fino a creare il prodotto finito.

Da assaggiare, o meglio da degustare, quindi sicuramente le tavolette monorigine cacao 75% (4€) “un viaggio sensoriale nei principali Paesi produttori di cacao. Repubblica Dominicana, Ecuador, Bolivia, India, Madagascar – provenienze come India e Repubblica Dominicana mancavano anche a noi – e poi i suoi gianduiotti: Davide ne produce varie tipologie ma se dovete sceglierne uno, provate il gianduiotto Venezuela (fave del Venezuela, zucchero grezzo di canna, nocciole Igp) dall’elegante e inconsueto incarto nero, vincitore della medaglia di bronzo 2018 alle finali mondiali dell’International Chocolate Award.

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Per pasqua Davide ha ideato l’Uovo di Colombo che piacerà soprattutto agli appassionati di cioccolato fondente: due gusci rispettivamente monorigine Venezuela e Madagascar, per unire virtualmente due mondi, due continenti; anche due diverse espressività: un lato “liscio”, fatto con fave di cacao provenienti dal Madagascar, e un lato “spazzolato”, fatto con materia prima del Venezuela (prezzo: 25€).

Rimaniamo in centro e spostandoci verso la vicina Piazza Carlina, una delle più salottiere di Torino, il cui vero nome per la cronaca è Piazza Carlo Emanuele, troviamo nei neo-aperti spazi che erano di Lutèce – il nuovo locale di Mara dei Boschi che è anche – ovviamente – gelateria e caffetteria con specialty coffees: il laboratorio è stato aperto il novembre scorso dopo una lunga ricerca sul prodotto accompagnati dal maestro pasticciere e cioccolatiere Andrea Monti e un allestimento a metà tra design nordico e stilismo grafico.

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Crema spalmabile
, gianduiotti bianchi e rossi, mini tavolette da spedire ma soprattutto praline in forma di compresse dalle geniali indicazioni curative: Caramello e arachidi per viaggiare nel tempo, Cocco e yuzu per le emergenze e Miele e semi di papavero per diventare simpatici (che restano le nostre preferite).

Ci spostiamo in zona San Donato per assaggiare un cioccolato da accompagnare rigorosamente al (loro) pane: è il Cioccolato di Piazza dei Mestieri e non saprei dire se sia più buono il pane (a lievitazione naturale da pasta madre) o il cioccolato. Prendeteli entrambi e accompagnateli per una delle colazioni o merende più genuine e buone di sempre.

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Di relativamente nuovo Ziccat ha solo il punto vendita in piazza Borromini 78/A, nel quartiere Borgo Po, inaugurato qualche mese fa proprio per festeggiare i 60 anni di attività; per Pasqua oltre alle immancabili classiche uova di cioccolato al latte e fondente incartate a mano nella versione 200 grammi fino agli 8 kg (per un uovo da record alto quasi 2 metri), uova colorate a tema animali della fattoria, ovetti e, tra le tante praline, due per veri intenditori nate dall’esperienza e dall’estro dei giovani cioccolatieri Alexis Rosso, Vincenzo Iarriccio e Lorenzo Melchiorre: la prima con cuore di riduzione di Collina Torinese Cari DOC dell’azienda Balbiano, storico e rarissimo vino da dessert che nasce dai vigneti di Villa della Regina, e ganache al Cassis e una seconda con infuso di frutti rossi selezionato da The Tea e ganache al fondente.

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Due piccoli laboratori-botteghe concludono il nostro racconto del cioccolato sabaudo.

Il primo a San Salvario Insaid Aps che, oltre alla vendita di praline, dragées e naturalmente uova in questo momento particolarmente artistiche e creative, organizza corsi per aspiranti cioccolatieri; il secondo è Toc in via Mazzini che ci ha conquistato, oltre che per gli ottimi Gran Cru in tavoletta,  per i suoi gianduiotti col ‘paltò’: golosissimi gianduiotti coperti con un cappotto (paltò in piemontese) di croccante cioccolato fondente.
Solo a noi ricordano un po’ il Pinguino (gelato) nato proprio a Torino da Pepino nel secolo scorso?
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