Pesche sciroppate e grano saraceno. Per una sana e ruvida colazione di fine estate

Pesche sciroppate e grano saraceno. Per una sana e ruvida colazione di fine estate

Vogliamo essere sinceri con voi.
Questa torta, o meglio questa pie, l’abbiamo preparata la prima volta quest’inverno: ma ci è piaciuta così tanto che in questo periodo stiamo mettendo via le pesche sciroppate per poterla rifare più volte.

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Sappiate però che questa torta la potete fare anche con le pesche cotte nello sciroppo (o anche nel vino) e non necessariamente messe via e quindi perfetta anche adesso che è stagione di pesche.

La pasta è una classica frolla da pie, quindi elastica con il grano saraceno al posto della farina di frumento, e quindi adatta anche ai celiaci.
Non so se lo sapete, ma il grano saraceno – una volta molto coltivato nelle vallate alpine della Valtellina e dell’Alto Adige e oggi purtroppo quasi completamente importato da Cina, Usa, Tanzania, Paesi Bassi e Polonia – non appartiene alla famiglia botanica delle graminacee, come gli altri cereali, bensì a quella delle poligonacee e si caratterizza soprattutto per l’elevato valore biologico delle proteine, superiore a quello di qualsiasi altro prodotto di origine vegetale.

Noi ci siamo ispirati a una ricetta di Sale & Pepe, conquistati dalla sua ruvidezza: effettivamente la grana e la consistenza del grano saraceno, permettono di ottenere una torta rustica da prima colazione o merenda di montagna.

Se non avete le pesche (sciroppate), potete sostituirle con pere, albicocche o prugne, in ogni caso sempre cotte nello zucchero e accompagnate a frutta secca e amaretti sbriciolati

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ingredienti
pesche gialle 4 o 5
zucchero semolato 500 g
buccia di ½ limone
acqua
½l

farina di grano saraceno 375 g
burro freddo 240 g
zucchero di canna 120 g
acqua ghiacciata 100 g
uovo 1
sale 5 g

pesche sciroppate
mandorle con la buccia
60g
amaretti secchi 80g

istruzioni
Immergere per meno di un minuto le pesche in acqua bollente e poi pelarle. Tagliarle e tenerle da parte; far sciogliere lo zucchero nell’acqua e aromatizzare con dei pezzi di buccia di limone; portare a bollitura e immergere per cinque minuti le pesche e lasciare raffreddare (nel caso le vogliate mettere via, farle bollire solo 2/3 minuti; metterle nei barattoli, versare lo sciroppo in modo da riempirlo per metà, chiudere e far bollire per 20 minuti).

Per la frolla mettere il panetto di burro preso dal frigo in una ciotola, tagliarlo a cubetti e versarvi sopra la farina e lo zucchero. Nella planetaria con il gancio a foglia o con due coltelli iniziare a “tagliare” burro e farina con movimenti opposti, fino ad ottenere una consistenza del pane sbriciolato. Aggiungete l’acqua ghiacciata a filo, l’uovo e iniziare ad impastare. Fino ad ottenere un panetto da far riposare in frigo almeno 30 minuti.

Sminuzzare le mandorle e sbriciolare con le mani gli amaretti; riprendete la pasta frolla, tagliarla in due e stendetela molto sottilmente; ricoprite la base della tortiera imburrata e infarinata o ricoperta con carta da forno con un disco di frolla, versate prima gli amaretti, poi le pesche (a pezzi o lasciate intere) e infine le mandorle. Poggiare poi al di sopra il secondo disco di sfoglia, bucato, forato o inciso con l’apposito stampino a rotella per creare una gratella.

Spolverizzate con zucchero (meglio di canna) e infornate per circa 40 minuti.
Ottima tiepida, con gelato alla crema o panna montata.

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