Non è mai troppo presto per parlare di panettone.
Madama Colassion ha acquistato il suo primo panettone, ops Panterrone, alla fine dell’estate: perché noi non ci stufiamo mai di parlare di panettoni, di mangiare quelli buoni.
PanettoNeh: non solo panettoni nella bottega (virtuale) di Alberto Marchetti
Alberto Marchetti è uno che fa le cose per bene – non solo il gelato, ottimo – ed è uno che vede molto avanti. Perché l’esperienza di acquisto che ha ideato ha qualcosa di molto futuristico ma anche di molto tradizionale: i prodotti della sua video bottega (Casa Marchetti in piazza CLN) non sono incasellati in una griglia sullo schermo, ma mostrati dalle sue collaboratrici che in una call interattiva vi portano nella bottega, vi mostrano i prodotti, vi consigliano cosa acquistare per i vostri regali. Soprattutto panettoni.
20 panettoni di dieci tra i migliori pasticceri, gelatai e panificatori d’Italia. E allora scegliere tra venti sarà la cosa più difficile: panettone allo strudel di Ricci dal Molise oppure al miele di zagare e limone di Peppe Guida (Osteria Nonna Rosa a Napoli)?
Sappiate che tutti i panettoni, soprattutto i più tradizionali, stanno benissimo con una pallina del suo gelato alla crema o fior di latte o un cucchiaio di Zabà.
Panettone di montagna, il gusto ci guadagna
Lo produce Chef Matteo Sormani nel cuore delle Alpi Lepontine, a Riale in Val Formazza – 1800 metri d’altitudine – nel laboratorio gastronomico del Walser Schtuba, sorta di “rifugio gourmet”, con l’obiettivo di rilanciare il territorio e valorizzarlo attraverso la cucina “indipendente” e artigianale di montagna.
Lievito madre e materie prime del territorio per esprimere tutta l’essenza dell’alta montagna. Oltre infatti al panettone classico, disponibili le versioni con albicocca e mandorle e integrale con mele, uvetta e cannella. Lievitazioni più lunghe rispetto a quelle di pianura, perché come racconta Matteo: «La scelta è stata di non lavorare con celle di fermentazione, sfruttando invece la temperatura dell’ambiente in ogni fase di lavorazione. Così si ottiene una lievitazione completamente spontanea che si adatta naturalmente al clima».
Albertengo: l’amore per le cose buone come una volta
Albertengo lo amiamo da sempre. Da quando andavamo nel negozio di Torre San Giorgio con la mia famiglia ad acquistare i panettoni di seconda scelta, ma ugualmente eccezionali, e le fette biscottate preparate con i loro panettoni.
Ne ho approfondito la conoscenza l’anno scorso nella press preview per i dieci anni del nuovo stabilimento. Ed è stato ancora amore. Se dovessi sceglierne uno? Il panettone Gran Piemonte con Moscato dolce di Santo Stefano Belbo, la nocciola Tonda Gentile – dal loro noccioleto a Levice in Alta Langa – per la glassa, il burro di panna da latte piemontese Inalpi e senza scorze di agrumi.
Marco Serra: se il panettone è buono come il gelato
Che Marco Serra fosse un gelatiere bravissimo, uno dei più bravi d’Italia, lo sapevano. Che facesse anche panettoni (buoni) l’abbiamo scoperto grazie al suo collega gelatiere Alberto Marchetti, che nel suo PanettoNeh ospita i suoi panettoni, preparati con cura nel suo laboratorio di Carignano (e viva la provincia sud di Torino da cui viene anche Monsu Barachin).
Il packaging racconta il suo territorio: corda in canapa, come quelle che producevano storicamente i cordai nel comune vicino di Carmagnola, insieme alla naturalità della rafia per il fiocco e della scatola di cartone.
Il nostro preferito?
Il cioccolato arancia. Al doppio cioccolato (Nyangbo Valrhona 68%): sia in forma di ganache che in pezzi tagliati a coltello.
Cremeria Capolinea: gli ottimi panettoni di un gelatiere hipster
È da quest’estate che ci sogniamo di mangiare il panettone di Simone De Feo, il maestro gelatiere di Cremeria Capolinea di Reggio Emilia; una collezione estiva di panettoni artigianali in edizione limitata con un gusto diverso ogni mese: dall’impasto alla fragola con gocce di cioccolato bianco e canditi di pesca di giugno al panettone di settembre profumato al pepe con cioccolato e canditi di pera.
Fortunati noi torinesi che troviamo due tipologie dei panettoni della Cremeria Capolinea presso PanettoNeh: tradizionale Milano o Gianduia e pera?
Quello che ha conquistato noi sono la provocante alveolatura, il colore dorato e un profumo incredibile. Ancora una volta un ottimo gelato preannuncia un ottimo panettone.
Un panettone Nero? Quasi.
Un panettone fatto con farina di riso e impreziosito da chicchi di riso candito e da gocce di sake Nero gelificato.
Il riso è il vercellese Gli Aironi: la varietà locale Penelope dalla cui distillazione si ottiene il sake Nero, ma anche la farina di riso leggera e gustosa.
La produzione è affidata all’esperienza Galup, storica inventrice e produttrice del panettone basso pinerolese, che da qualche anno è ritornata ai vecchi splendori.
Vercellese e pinerolese, innovazione e tradizione per un panettone che saremmo curiosi di assaggiare.