Gipsy in the Kitchen: il libro e le colazioni di Alice Agnelli

Gipsy in the Kitchen: il libro e le colazioni di Alice Agnelli

Il mio incontro con Gipsynome d’arte e social per Alice Agnelli – è stato casuale: piaceva a colleghe colazioniste e allora ho deciso di seguirla anch’io.
Sicuramente un approccio molto diverso dalle altre food blogger che imperversano sul WEB: nessun studio o formazione in ambito culinario, ma anzi un passato lavorativo della moda, del quale gli restano la passione e “un guardaroba che le regala quotidianamente grandi soddisfazioni”.
Oggi lei ama definirsi gipsy, che lei identifica soprattutto con il suo attuale fidanzato, e che le ha fatto riscoprire e amare il movimento mentale, il cambiamento delle abitudini, il bello della curiosità, il credere nella ‘randomicità’ (parola che usa amare spesso nei suoi discorsi), nel viaggio di riscoperta in giro per il mondo, ma anche nella sua città: Milano.
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Sabato 7 novembre (nel weekend sabaudo più artistico dell’anno: Artissima, Paratissima, Operae, …) Gipsy era a Torino alla Libreria Bodoni a presentare il suo libro: la summa delle sue ricette più affezionate, i piatti più significativi dalla sua infanzia ad oggi, dai biscotti che sua madre preparava a Natale (e a che a lei non vengono mai così buoni), all’arrosto della nonna, alle stelline (che lei oggi vegetariana sostituisce ai raviolini) in brodo ayurvedico, una sorta di madeleine proustiana della sua infanzia, insieme alla crescenza e al prosciutto cotto e che lei – sicura di non sbagliare – cucinerebbe ad un Carlo Cracco improbabile ospite a Casa Gipsy.
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IlColazionista non ha perso occasione per indagare il rapporto di Alice con la prima colazione, che rivela essere per lei sacra, soprattutto adesso che, essendo free-lance, ha la possibilità di dedicarvi il tempo adeguato. Di solito un cappuccino con latte di mandorle home-made accompagnato da toast e avocado, plum cake, oat meal, granola e, potendo sgarrare, un pain au chocolat che adora a conferma del suo amore incondizionato per Parigi in ogni stagione dell’anno.

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Parlando di ricette (e ricordi) del cuore Alice ricorda le sue colazioni dell’infanzia super caloriche preparate dalla mamma o dalla nonna a base di ben due uova fritte o sbattute: già allora era importante partire con l’energia giusta, quella che oggi proprio non le manca.
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La colazione che le ha lasciato un ricordo indelebile?
Quella che si può consumare all-day-long nell’antonello colonna resort&spa a Labico (Roma).
Il colazionista vedrà di inserirlo nella lista dei posti da visitare: grazie Gipsy per la segnalazione 😉

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Ph. credits: Matteo Felici (dal libro Ricette dal Cuore) – antonello colonna resort&spa

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