Era tanto che tenevo nel mio quaderno di ricette un pezzettino di carta ritagliato dalla confezione della farina manitoba del Mulino Chiavazza in cui si raccontava di una focaccia dolce, preparata con un impasto tipo pan brioche semi dolce e con burro all’interno, steso sottile con sopra fettine di mele, rifinite con zucchero e burro.

Sabato scorso mi trovo al mercato dove (ri)compaiono le mele nostrane di Barge (gala dolcissime) e con dell’impasto in frigo da usare in giornata avendo preparato lo scorso giovedì al corso-concorso con Viva La farina, Luca scarcella del Forno dell’angolo e Cesare Grandi della Limonia nella bellissima aula corsi del Mercato Centrale di Torino.

Sapete: il risultato finale ha superato di gran lunga le aspettative e anche la scelta (di necessità) di quest’impasto si è rivelata convincente; la versione focaccia dell’amata Tarte Tatin, l’alternativa a pane e marmellata a colazione, perché le mele rimangono morbide e dolci in perfetto contrasto con la base salata.

La ricetta che non è una ricetta è di una semplicità imbarazzante: prendete 350/400 g di impasto per la pizza/pane/focaccia già lievitato, lo stendete all’altezza di 1 cm in una teglia 20×30 cm imburrata, ci disponete sopra due mele tagliate a fettine sottili e spruzzate di limone, spargete con due cucchiai di zucchero di canna (con due eventuali cucchiaini di cannella in polvere), completate con qualche fiocchetto di burro. Fate lievitare ancora mezz’ora coperto e cuocete sul fondo del forno a 250° per 8 minuti e poi altri 8/10 nella parte alta, passando sotto il grill gli ultimi due minuti.

Io ho già in mente una versione di focaccia Tatin con pere e cardamomo (e impasto al cacao) o banane e zenzero (e impasto multi cereale).
So già che diventerà un classico per le mie colazioni da inzuppo, per le merende golose per grandi e piccini.