Se ogni città ha una torta che la rappresenta, sicuramente la cheesecake è quella si associa inequivocabilmente alla Grande Mela; l’origine della torta al formaggio è però antichissima: nell’antica Grecia sembra venisse servita agli atleti dopo le Olimpiadi e dalla Grecia la ricetta fu poi portata a Roma come documenta Catone il Censore, nel suo De Agri Cultura. L’uso del formaggio nelle preparazioni dolci è comune infatti alla pasticceria di moltissimi paesi e culture, tuttavia ciò che sancisce la grande differenza tra le varie torte al formaggio e la cheesecake di stampo aglosassone è l’utilizzo del creamcheese, più noto come il nome commerciale di Philadelphia®, inventato per caso nel 1872 dal lattaio americano James L. Kraft, nel tentativo di ricreare il formaggio francese Neufchatel. Sebbene diffuse in tutti gli Stati Uniti, sembra che le migliori cheesecake vengano preparate proprio a NYC.
Una cosa che è sempre è piaciuta agli Americani è fare delle hit parade e sulle pagine delle New York Times ci si è spesso domandati quale fosse la migliore della città: ad oggi la scelta sembra essere tra Veniero’s, nel LES (Lower East Side), pasticceria italiana aperta nel 1894 e Junior’s, locale superamericano rimasto intatto dagli anni cinquanta, nato a Brooklyn ma oggi con due filiali anche a Manhattan (Gran Central Station e Times Square).
A dir la verità da Veniero si va spesso per assaggiare la pasticceria di origine italiana (sgogliatelle, cannoli, torte di mandorla, biscotti di frolla) di ottimo livello – considerato lo standard americano-, tuttavia anche la loro cheesecake è particolarmente amata dai newyorchesi; sarà la presenza della ricotta della farcia, sarà la decorazione con fragole o frutta fresca, la cheesecake di Veniero’s risulta più leggera ed elegante, ma forse poco americana 😉
Per chi ha voglia di qualcosa di più americano§: la Oreos Cheesecake; biscotti nella base e nell’impasto, anche qui in ogni caso un buon equilibrio di gusto e consistenza della farcia non troppo ‘gessosa’.
Da Junior’s personalmente ci andrei anche solo per il locale così autenticamente anni cinquanta: divanetti, complementi in legno e ottone, appliques e specchi, camerieri in livrea e colazione servita tutto il giorno 🙂 La chesecake che servono in tantissime varianti è preparata esclusivamernte con chreamcheese e il risultato finale, considerate anche le dimensioni delle fette, è a mio avviso un po’ stucchevole 🙁 : l’ideale è prendere una fetta in due e diluirla con un lunghissimo caffè americano con cui l’ineccepibile cameriere rabbocca continuamente la tazza.
Il mio consiglio? O si va sul classico con una Original NY Plain o Strawberry Cheesecake oppure si può osare con una Devil’s food cheesecake; qui la base, come uno dei due ripieni, è a base di cioccolato fondente che allegerisce un po’ la carica zuccherina generale.
Se poi, come me, amate scoprire tutte le versioni e i prodotti di una pasticceria, allora preparatevi a passare delle ore sul catalogo on-line o cartaceo da ritirare in loco: perché qui, se siete a NYC, dovete proprio venirci 😉