Come promesso nel post di martedì, in cui si raccontava delle colazioni italiane in famiglia tra anni ’80 e ’90 a partire dal romanzo ‘La parabola delle stelle cadenti’, provvediamo a fornirvi la ricetta della Tortina San Lorenzo; una merendina che fino ad ora era esistita solo nella mente dell’autrice Chiara Passilongo e nell’immaginazione dei suoi lettori.
Sia perché IlColazionista è da sempre appassionato di colazioni vintage, sia perché la nostra infanzia è cronologicamente molto vicina a quella di Gloria e Federico Vicentini in pieni anni ’80, ci siamo appassionati nel ricreare una tortina sufficientemente soffice e confortante come lo erano tutte le merendine della nostra infanzia.
Questa forse è angora più golosa di quelle che mi capitava di mangiare nelle ricreazioni a scuola (a casa appena alzati solo Zalet Galbusera inzuppati in latte caldo e Ergo Sprint® 😉 ), essendo farcita di crema pasticcera e rifinita con una glassa di cioccolato bianco e riso soffiato.
Chiara Passilongo ci ha raccontato nel precedente post che “…la brioche cambia nel tempo, da ipercalorica negli anni Ottanta, a light negli anni Novanta, a senza glutine negli anni Duemila.” Ma per scoprire la sua genesi e la sua storia, intrecciate alle vicende famigliari della famiglia Vicentini dovete necessariamente leggere il romanzo.
ingredienti
per l’impasto
farina tipo 00 200 g
farina manitoba 200 g
farina di mandorle (o mandorle tritate) 80 g
latte fresco 150 ml
lievito di birra 25 g
uova medie 2
burro ammorbidito 80 g
zucchero semolato 100 g
miele di acacia 1 cucchiaino
limoni non trattati scorza grattugiata 1
sale ½ cucchiaino
per la crema pasticcera
tuorli 2
amido di mais (Maizena) 20 g
estratto di vaniglia ½ cucchiaino (o ½ bustina di vanillina)
zucchero 70 g
latte fresco 250 ml
per la glassatura
cioccolato bianco 50 g
riso soffiato 30 g
preparazione
Preparare la crema pasticceria facendo scaldare il latte con l’estratto di vaniglia (o la vanillina); a parte sbattere i tuorli con lo zucchero, aggiungendo successivamente l’amido di mais. Una volta che il latte sarà ben caldo, versarne una piccola quantità nel composto di tuorli e zucchero così da renderlo più fluido; mescolate per amalgamare bene. Riaccendere il fuoco basso e cuocere la crema, mescolando continuamente con la frusta, fino a farla addensare. Non appena avrà raggiunto il grado di densità desiderato, trasferire la crema in una ciotola coprendola con della pellicola trasparente a diretto contatto con la crema stessa; questo eviterà alla crema di seccarsi in superficie.
Per l’impasto, schiacciare il lievito con lo zucchero (un cucchiaino dal totale di zucchero) fino a che diventa liquido e poi aggiungere il latte fresco intiepidito leggermente; sbattere leggermente le uova, aggiungerle al latte con il lievito e completarle con il resto dello zucchero, il miele e la scorza di limone.
Nella ciotola (meglio dell’impastatrice) mischiare le farine e il sale, il latte con il lievito e le uova e impastare con il gancio; dopo qualche minuto iniziare ad aggiungere il burro ammorbidito un pezzo per volta fino ad ottenere un composto elastico, lucido e compatto.
Far lievitare in un contenitore coperto con la pellicola trasparente nel forno con la sola luce accesa e far lievitare 1 ½ /2 ore. Stendere l’impasto ad uno spessore di 1,5/2 cm, depositarvi sopra della crema pasticcera a mucchietti con un cucchiaio, sovrapporvi un altro strato di impasto e, con l’apposito stampino a stella, fare degli stampi che racchiudano bene la farcitura di crema.
Posizionare le stelle su una teglia con carta forno, coprire con una pellicola trasparente e lasciare lievitare per mezz’ora/quarantacinque minuti. Spennellare con latte e far cuocere a 180° (forno statico) per 20/25 minuti.
Una volta fredde, decorare con cioccolato bianco fuso (a bagnomaria o al microonde) e rifinire con riso soffiato. Se non si consumano subito, conservare fino a 2 o 3 giorni in un contenitore chiuso.
P.S. Con il cioccolato bianco (fuso) e il riso soffiato avanzati potete realizzare un altro golosissimo snack anni ’80: il Biancorì®; mischiate cioccolato e riso soffiato, versate in una piccola teglia di silicone (o rivestita di carta forno) e appiattite; una volta freddo e solidificato, lo taglierete con un coltello e otterrete le vostre barrette di Biancorì® fatto in casa.