Fenomenologia dei ramassin a colazione

Fenomenologia dei ramassin a colazione

Ramassin: c’è un frutto più rappresentativo del Piemonte?

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©La Stampa

La Sicilia ha gli agrumi, il Piemonte ha le susine, che qui chiamiamo fieramente ramassin (localizzati soprattutto nel Saluzzese e nelle valli adiacenti) con un gusto e una dolcezza del tutto particolari (e un po’ diversi dalle comuni susine)
Ottimi così, sono particolarmente versatili anche in preparazioni come composte e marmellate, ma anche semplicemente cotte con qualche spezia o come ingredienti di torte e crostate.

Di seguito una veloce carrellata di come ll Colazionista le consuma in modo compulsivo da qualche settimana: nel periodo di maturazione, le piante ne sono letteralmente colme e con una produzione di una decina di kg per ognuna.

C’è solo l’imbarazzo della scelta su come smaltirle.

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Il modo più semplice è – oltre naturalmente a consumarli freschi – farli cuocere senza zucchero (sono già molto dolci di loro) eventualmente con qualche spezia (cannella, cardamomo, chiodi di garofano) oppure con scorza e qualche goccia di limone, far consumare per venti minuti e poi consumare, freddi e tiepidi, con dello yogurt o della granola, del porridge o del gelato per le mattine più calde.

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Insieme a un po’ di zucchero, anche di canna integrale, si possono ottenere delle ottime confetture: anche qui si possono aggiungere delle spezie, scorza e succo di limone, ma la nostra preferita resta quella con cioccolato e amaretti sbriciolati da aggiungere a fine cottura poco prima di spegnere per poi invasare.

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Lato torte: si possono tagliare a pezzettini (tipo ½ kg) aggiungere una manciata di amaretti sbriciolati, 2 cucchiai di zucchero, 2 cucchiaini di amido di mais o fecola di patate e ½ bicchierino di rhum e diventare la farcitura di una crostata, oppure utilizzare al posto delle mele per una ‘Tatin’ alternativa o sempre caramellata, anche mirtilli o pesche, sul fondo di una torta lievitata, da rovesciare una volta sfornata.

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Per questa ‘up-side-down cake‘ seguiamo sempre questa ricetta: far cuocere ½ kg di ramassin tagliati a metà con 30 g di burro, 2 cucchiai di zucchero e un cucchiaio di succo di limone e far cuocere 5 minuti; a parte sbattere 2 uova con 180 g di zucchero, aggiungere ½ bicchiere di latte (o di yogurt/latticello), un cucchiaino di estratto di vaniglia, 60 g di olio di mais (o di semi), 240 g di farina e 8 g di lievito chimico; posizionare sul fondo di una teglia imburrata e infarinata la frutta caramellata, versarvi l’impasto e far cuocere per 25/30 min a 180°.
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