Confettura o macedonia di fine estate?

Confettura o macedonia di fine estate?

Monsu Barachin parte soft in attesa di grandi programmi per un autunno davvero spumeggiante: viaggi colazionisti tra la Costiera Amalfitana e Ischia, quartieri emergenti di Londra e l’elegante e retrò Baden Baden e poi la ripresa di alcune rubriche già conosciute e apprezzate dai lettori de IlColazionista: Falsi d’Autore, Un libro/una ricetta, vegan breakfasts, …

CONFETTURA_MACEDONIA
Oggi però confettura: da sempre a casa mia (e in particolare dai miei nonni), la fine dell’estate era il tempo dedicato alle conserve e alle marmellate: frutta e verdura particolarmente mature e quindi succose e più tempo per delle preparazioni che duravano anche delle giornate intere (per la gioia di noi bambini che giocavamo tra di noi non considerati dai grandi 🙂 ).

La ricetta di questa confettura è una preparazione da vero riciclo (ed eventuale svuota-frigo) e quindi non può che dare soddisfazione in ogni senso, onorando frutta (molto) matura che non sapremmo come consumare e recuperare diversamente; in più racchiudiamo in barattolo i colori e i sapori della favolosa frutta estiva in una sorta di macedonia memoir.

ingredienti
frutta mista matura (albicocche, pesche, prugne, fragoline, susine, …) 1 kg
grappa o rhum 1 bicchiere (ca. 200 ml)
zucchero semolato 500 g
pectina (ad es. FruttaPec 1:2) 25 g
succo di un limone

preparazione
Tagliare a pezzi grossolani la frutta, metterla in un ampio recipiente, versarci sopra il succo del limone e la grappa e far riposare tutta la notte (o comunque qualche ora).
Il mattino versare la frutta con limone e grappa nella pentola e aggiungere lo zucchero con la pectina; portare a bollore e far bollire per almeno 15 min. Versare nei barattoli, chiuderli e lasciarli rovesciati per almeno 10 minuti.
Consumare dopo almeno una settimana.