Fichi d’india a colazione. Non solo confetture.

Fichi d’india a colazione. Non solo confetture.

Ho scoperto questi frutti dell’autunno mediterraneo solo qualche anno fa.
A casa mia, quando vivevo con i miei genitori, ma come penso in molte case piemontesi, i fichi d’India non erano mai entrati; eppure la loro bellezza mi aveva sempre colpito.

Soprattutto il loro colore e il fatto che potessero spuntare come boccioli dalle foglie spinose, parenti prossime dei cactus.
Quando vado in Sicilia, adoro ammirarne le distese: lungo le spiagge e le coste sul mare, lungo le vie di campagna, ma anche in città in angolo incolti e abbandonati.

Se mi chiedessero di definirne il gusto, direi che hanno qualcosa delle nespole, ma anche delle pesche e del melone.
Quelle che trovate di seguito sono due ricette tanto semplici quanto convincenti che faranno venire voglia di acquistare i fichi d’India anche a chi non l’ha mai fatto.

Fichi d’india e banana bread

La ricetta che seguo per il banana bread è quello che trovate pubblicato sul blog e che, come da ricetta americana, si misura in cup.
Noi vi avevamo messo comunque anche la versione in grammi per facilitare il tutto.

Per la versione che vi proponiamo oggi, è sufficiente sostituire una delle due banane con il succo di due fichi d’India: passati al frullatore e al setaccio. Noi ci abbiamo anche aggiunto una manciata di gocce di cioccolato. Voi potete aggiungervi anche qualche mandorla o altra frutta secca per personalizzarlo.

Confettura con pesche, miyagawa e mele rosse

Proprio per quella comunanza di sapori con le pesche, abbiamo deciso di sposarli in questa confettura con anche gli agrumi e la mela rossa: la buccia è ricca di pectina che facilita la gelificazione .

Lavate, pelate e tagliate a pezzetti piccoli ½ kg di pesche (gialle e bianche) e irrorate con il succo di due miyagawa (detto anche mandarino giapponese). Pelate e tagliate a pezzi la polpa di 5 fichi d’India e 1 mela rossa bio con la buccia, frullate e passate il succo al setaccio, unite alle pesche e copritele con 350 g zucchero (bianco o grezzo di canna). Lasciatele così per due ore. Portatele poi a bollitura, fate bollire per circa dieci minuti, spegnete, lasciate raffreddare e a riposare per tutta la notte.
Il giorno dopo riportate a bollitura e fatto bollire per altri dieci minuti. Se vi piace più liscia, come nel mio caso, frullate con un minipimer ad immersione e invasate. Capovolgete i barattoli per creare il sottovuoto.