Gli anni ’80 stanno ritornando prepotentemente e a noi, che ricordano un’infanzia più o meno spensierata, piace ricordarli a partire anche dalla colazione come già anche raccontato sulle pagine di questo blog.
Il racconto del secondo compleanno della piccola colazionista di casa parte proprio da qui, ovvero dal birthday giveaway, una riedizione speciale dell’Ergo Sprint® della Plasmon (da molti anni fuori produzione) ma che negli anni settanta e ottanta si divideva con il Nesquik® le colazioni a base di latte e cacao.
Sarà che mio papà era(è) farmacista e quindi la Plasmon era di casa, noi siamo sempre stati fedeli all’Ergo Sprint con un consumo negli anni decisamente significativo: arrivavano i pacchi da 24 contenitori/birilli dagli iconici colori blu e arancio e come prima cosa si toglieva il tappo che conteneva la sorpresa.
Gli anni ’80 erano effettivamente gli anni delle sorprese (scatolette del Mulino Bianco, ovetti Kinder Ferrero, …) che davano l’avvio a vere e proprie collezioni compulsive: tra le mie preferite di sempre (dell’Ergo Sprint) le gomme profumate e i temperini.
Se anche voi siete un po’ nostalgici, vi invito a replicare la ricetta raccontando ai vostri figli che quella (con l’Ergo Sprint) era tutta un’altra colazione 😉
“Tagliare grossolanamente 150g di cioccolato fondente con un coltello per ridurlo a scaglie, mettere nel robot da cucina e aggiungere due cucchiai di fecola per polverizzare completamente il cioccolato, facendo piccole pause per evitare di surriscaldarlo. Aggiungiamo successivamente altri due cucchiai di fecola di patate, 1 cucchiaio di cacao amaro, 5 cucchiai di zucchero di canna e 2 di zucchero bianco fino ad ottenere un composto polverizzato da conservare in un baratto ermetico. Un cucchiaio per ogni tazza di latte caldo e siamo pronti per l’inzuppo”
Il secondo revival è nella torta di compleanno.
Vade retro cake design e benvenute care e vecchie torte tradizionali, solo con qualche modifica per renderle ancora più golose e più contemporanee nella decorazione.
Parliamo di cioccolato nella sua accezione più piemontese (con le nocciole = gianduja) e con un gusto più dolce e apprezzabile dai bambini: quasi una Sacher subalpina con una farcitura interna con ganache al gianduja e pere e una glassatura con gelatina di pere e cioccolato (quasi) fondente.
ingredienti
pan di spagna al gianduja
uova 4
tuorli 3
zucchero semolato 170g
farina 00 60g
fecola di patate 40g
nocciole tritate 20g
burro 80g
cioccolato gianduja 60g
miele 1 cucchiaino
estratto di vaniglia 1 cucchiaino
farcitura
cioccolato fondente 90 g
panna liquida 0,75 dl
pere williams 1
cannella 1 pezzo di stecca
zucchero semolato 100 g
rhum bianco 1 bicchierino
confettura di pere 2 cucchiai
copertura
cioccolato fondente 80g
cioccolato gianduja 80g
preparazione
Sbattere le uova con lo zucchero in una ciotola con i tuorli e lo zucchero, mettere il recipiente sopra una casseruola con poca acqua in ebollizione e montare il composto con una frusta elettrica. Levare dal bagnomaria, unire il miele, continuare a montare (ca. 10 minuti) e lascia raffreddare.
Grattugiare il cioccolato gianduja, metterlo in un pentolino con il burro, l’estratto di vaniglia e amalgamare il tutto a bagnomaria. Incorporare la fecola e la farina al mix di uova e poi unirvi la crema di cioccolato preparata.
Mettere l’impasto in uno stampo a cerniera di 20/22 cm rivestito di carta da forno e cuocere nel forno statico già caldo a 180° per circa 35/40 minuti.
Far sciogliere lo zucchero con 150ml di acqua, aggiungere il rhum e la cannella. Pelare la pera, dividerla in quattro e farla bollire nello sciroppo per 15/20 minuti: deve essere morbida ma ancora compatta; far raffreddare nello sciroppo.
Tagliare in scaglie il cioccolato fondente e farlo fondere con la panna. Appena inizia a bollire, levare la crema dal fuoco, lasciarla raffreddare e poi aggiungere i tre quarti i pera tagliati a cubetti. In un altro recipiente, far bollire per qualche minuto la marmellata e tenerla in caldo.
Tagliare a metà in orizzontale la torta ormai fredda, bagnare l’interno con lo sciroppo delle pere, stenderci la crema preparata e ricomporre la torta. Spruzzarla con lo sciroppo e spalmare la marmellata sui bordi e sulla superficie. Far fondere a bagnomaria i cioccolati con due cucchiai d’acqua e ricoprire uniformemente la torta. Decorare con fettine di pere (dal quarto avanzato), nocciole, (eventuali) pezzi di croccante alle nocciole e giandujotti.
Se questa è la torta casalinga di Monsu Barachin per la sua cucciola, sappiate che la torta nel giorno (vero) del compleanno l’ha preparata la giovanissima e talentuosa Marika Dho.
Una bontà e una semplicità disarmanti che confermano la Trattoria Vecchio Mulino di Niella Tanaro (CN) come uno dei nostri luoghi del cuore.
Ancora più oggi con la riapertura dopo la terribile alluvione del Tanaro di fine novembre.
Ph. credits Marika Dho: Alex Photography