Programmare una piccola gita senza troppo preavviso, non lontano dalla città ma comunque fuori dalle solite strade può fare la differenza.
Le montagne sono bianche e sembrano a due passi da noi mentre ci avviciniamo a Pinerolo.

La Pasticceria Castino si affaccia proprio sulla piazza della cattedrale di San Donato, con le vetrine e l’insegna dei locali, quelli belli che noti già da lontano. Luoghi un po’ magici che il Piemonte con le sue piccole città nasconde come scrigni preziosi, sotto i portici scuri o affacciati sulle piazze.

Cura degli interni

La boiserie, le poltroncine di velluto rosso e i tavolini di marmo ci accolgono insieme al profumo più buono del mondo.

Anche se ancora non so nulla di questo posto la storia si respira insieme all’aroma di caffè, di burro, di cacao e di cioccolato. Poco dopo scoprirò che qui è nata la torta Zurigo, creata da Giuseppe Castino in persona per la principessa Jolanda di Savoia. Giuseppe Castino, chiamato all’epoca il Michelangelo del cioccolato, dagli anni Trenta agli anni Sessanta portò questa pasticceria allo splendore e oggi pare abbia ritrovato quell’atmosfera magica perchè fare colazione qui è stata una coccola che sentivo di meritare, direi una colazione da favola.

Io adoro i tavolini vicino alle vetrine, quelli da cui puoi sbirciare fuori: se poi, come qui, davanti hai una piazza bellissima stretta come in un abbraccio dalle facciate dei palazzotti, la Cattedrale da un lato, le casette di legno allestite per il mercatino di Natale e le possenti sculture in bronzo dell’artista Davide Rivalta, non puoi chiedere nient’altro.
Puoi solo aspettare di ordinare la tua colazione. Che qui richiede un certo impegno per le persone indecise come me. 

La colazione

Ci sono almeno una ventina di brioches: croissants farciti alla marmellata o al momento con crema pasticciera, crema al pistacchio, di nocciole, di cioccolato; integrali al miele o ai frutti di bosco. Poi ci sono le veneziane e anche per queste si può scegliere la farcitura. La treccia allo strudel, la sfoglia alle mele. Io ho chiesto una brioche mai assaggiata prima, il Biciulan: una sfoglia a forma di ferro di cavallo, fragrante e leggerissima, ripiena di confettura di albicocche. 

La mia fortuna è stata fare colazione qui in ottima compagnia e di poter ascoltare direttamente dalle parole del pasticcere, Davide Muro, quello che succede in laboratorio e come vengono create tutte queste meraviglie: dai grandi lievitati alle paste, dai biscotti alle prelibatezze salate dell’aperitivo.

E’ una vera gioia quando capita di incontrare una persona che ama il proprio lavoro e ne parla con un trasposto tale da coinvolgerti totalmente nella conversazione. 

Un po’ di storia

Scopro così che la pasticceria Castino è stata riaperta e riportata all’antico splendore alla fine del 2014 dalla famiglia Cosso. Mi raccontano della torta Zurigo, creata per una principessa, dell’amore della Sig.ra Cosso per Pinerolo e per il Castello di Miradolo, e di come un patrimonio così importante sia stato salvato e preservato. 

I panettoni reclamano l’attenzione di Davide, devono essere sfornati. Io comunque mi sono appuntata tutto: di quelli dolci, che quest’anno sono davvero invitanti e di quelli salati creati attraverso tanta ricerca e sperimentazione. Quello ai “Peperoni e acciughe” ha vinto il primo premio in occasione del concorso Una mole di panettoni salati 2021.

E mi sono ripromessa di tornare per l’aperitivo perché – mi dicono – qui viene servito accompagnato da veri bigné salati: un esempio per tutti, il tipico funghetto al cacao ma in questo caso ripieno con tonno e carciofini.

Il consiglio è dunque quello di andarci in questi giorni natalizi se come me amate la combo “Natale + colazione in pasticceria”. Ma naturalmente anche di non farsi sfuggire l’assaggio di qualcuno di questi panettoni, magari sorprendendo gli amici con un panettone salato per aprire una cena.

Direi che quanto a me di gite a Pinerolo ne farò altre di sicuro!

Ph. credits: pagina Facebook Antica Pasticceria Castino